Prati

I Prati

I Francescani

Corporazione

I Francescani

Colori

Bianco/Viola

Maniero

Chiesa “San Francesco”

Maestri

Franco Schiavone 

Marcella Bajo

Contradaioli

A. Maffeis

D. Vicario

Palii vinti

Nessuno

Ancora prima del tredicesimo secolo il territorio  sudorientale di Desio è conosciuto come  “I Prati”, denominazione dovuta alle estese coltivazioni di foraggio.

Stagioni propizie con abbondanti raccolti di maggengo, agostano, terzuolo, ed anche il fieno di quarto taglio, sono il sogno recondito di ogni contadino che lavora e trae sostentamento da queste porzioni di terra del nostro borgo.

Sogni da sempre accarezzati,  quasi per avere la forza di tirare avanti, magari nell’illusoria speranza di formare scorte tali da poter agevolmente far fronte a tutte le evenienze: dall’alimentazione del bestiame durante la cattiva stagione, alle carestie dovute alle annate di dura siccità. Annate di magre che si succedono fin troppo sovente e alle quali sono da aggiungersi gli inevitabili carichi, tributi e balzelli, oltre alla tremenda tassa del “fodro”, che consiste nel diritto, da parte dei signori, di farsi  dare il foraggio per i loro cavalli dagli abitanti del luogo ove si trovano ad operare.

E in questi tempi Desio è quasi costantemente sede di milizie a cavallo. Facile comprendere che, in situazioni come questa, il già precario tenore di vita viene a ridursi al limite della pura sopravvivenza.

In una di questa grame annate, i frati di San Francesco arrivano a Desio ed edificano il loro convento dove attualmente è ubicata la “Miniera” del compianto Pio Mariani.

E’ da loro che i malridotti ed angariati contadini dei “Prati” ricevono sollievo materiale e spirituale, tanto che riversano su questi nuovi venuti tutte le loro simpatie, alienandoli al clero locale che, forse giustamente, ritengono compromesso con i nobili e le autorità.

Con la medesima simpatia, la Contrada Prati si fa rappresentare nella manifestazione  del “Palio degli Zoccoli” dai figli di San Francesco, dai quali ha ricevuto il messaggio di speranza in un mondo dove la mitezza predicata dal loro fondatore arriva un giorno ad alleviare le conseguenze di abusi e sopraffazioni.

Ricerca storica effettuata da: Giuseppe Rusnigo

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