San Giorgio
I Gerosolomitani
Corporazione
I Gerosolomitani
Colori
Bianco/Nero
Maniero
Parrocchia San Giorgio
Maestri
Mario Racioppi
Nino Puotto
Contradaioli
F. Murero
M. De Meo
Palii vinti
1992 IV° Edizione
2009 XXI° Edizione
Carendon, termine dal significato oscuro che nei tempi remoti stava ad indicare la frazione ad oriente di Desio, giusto al limite con le terre di Lissone e Biassono.
Ci vorrebbe la competenza e l’immaginazione di Virgilio Riva, l’appassionato cultore di storia briantina, che con l’ausilio dei toponimi ha ricostruito gli itinerari di due vie romane, l’Ulteria e la Marzia; per collocare al giusto posto nel tempo e nello spazio, l’enigma di questo vocabolo.
E’ qui che attorno all’ottavo secolo viene edificato, da parte dei Cavalieri di Gerusalemme, un ospizio (probabilmente nel luogo dove aveva stanza un presidio romano) al fine di portare conforto ed assistenza agli indigenti ed ai pellegrini. Di quanta assistenza ci fosse bisogno non è difficile immaginare; basti pensare alla situazione politica ed economica che si è venuta a creare nelle nostre contrade durante il basso medioevo.
L’autorità dell’imperatore non è più che un lontano ricordo; le terre divenute teatro di innumerevoli scorrerie dei popoli barbari; i campi lavorati soltanto per il minimo indispensabile; le attività artigiane praticamente abbandonate.
Certo la presenza di un insediamento, seppure piccolo, nelle vicinanze di un borgo sede di un importante mercato, fa cadere la scelta dei Cavalieri di Gerosolomitani su questa località per la costruzione di uno ospizio a cui viene dato il nome di San Giorgio, ma amiamo pensare che questa scelta sia stata determinata anche dall’indole degli abitanti del luogo, noti da sempre per il loro carattere aperto, socievole e disponibile verso il prossimo. Basti pensare a quanti missionari si sono irradiati in tutto il mondo partendo da questa minuscola frazione.
Il nome di San Giorgio si sovrapporrà a quello di Carendon nell’indicare questa comunità, che con tale nome è felicemente arrivata ai nostri giorni.
E nel nome di San Giorgio, con lo spirito, le insegne, i colori, il motto dei Cavalieri di Gerusalemme, la gente dell’antica Contrada del Carendon si appresta a partecipare al “Palio degli Zoccoli” con l’orgoglio, la consapevolezza, la signorilità che l’ha contraddistinta nel corso dei secoli da Carendon fino a San Giorgio
Ricerca storica effettuata da: Giuseppe Rusnigo