San Pietro al Dosso

I Frati di San Colombano
Corporazione
I Frati di San Colombano
Colori
Verde/Nero
Maniero
Collegio Arcivescovile Pio XI
Maestri
Gaetano Riva
Giuseppe Tallone
Contradaioli
F. Graffeo
Lucas Tallone
Palii vinti
2003 XV° Edizione
2012 XXIV° Edizione
2013 XXV° Edizione
2014 XXVI° Edizione
2015 XXVII° Edizione
2016 XXVIII° Edizione
2017 XXIX° Edizione
Contatti
Prisca Van Deursen
vandeursenprisca@gmail.com
Una leggera salita settentrionale della piazza di Desio , la strada che si biforca nelle direzioni di Seregno e Agliate; al centro della biforcazione, una chiesina. Il santo che ne è titolare e la conformazione del terreno danno il nome a questa parte del nostro borgo: San Pietro al Dosso.
Una chiesetta il cui classico orientamento da levante a ponente ed il nome del santo a cui è dedicata rivelano chiaramente la sua origine romanica.
Coeva, o di poco posteriore a quella di San Bartolomeo nella vicina Vigana, rivendica essere uno dei pochissimi luoghi, sia in Desio che nei paesi circostanti, dove viene predicata la vera religione.
La sua fondazione viene fatta risalire ai monaci di San Colombano, missionario irlandese che, arrivato in Italia, precisamente a Bobbio, vi fonda un monastero ed in seguito ottiene dall’autorità di continuare la sua opera nei territori a nord di Milano.
Uomo integerrimo, di meriti eccezionali, Colombano combattè l’arianesimo, mantenendo una fedeltà assoluta a Roma e riconoscendo unicamente l’autorità del Papa.
A questa fedeltà risale l’osservanza del rito romano durante le funzioni celebrate nell’oratorio di San Pietro al Dosso e nel piccolo convento nel frattempo sorto attorno ad esso.
La medesima atavica fedeltà i Contradaioli di San Pietro al Dosso vogliono rimarcare partecipando alla sfilata del “Palio degli Zoccoli”.
Il loro stemma con le chiavi del Principe degli Apostoli vuole essere un segno di orgoglio, che non è vacua alterigia, ma giusta coscienza di una convinzione spirituale che si richiama ai loro missionari: a coloro che, in tempi ed in una terra sovente teatro di invasioni e discordie, per primi esortarono alla pace ed alla fratellanza.
Ricerca storica effettuata da: Giuseppe Rusnigo
