Santi Pietro e Paolo
I Boscaioli
Corporazione
I Boscaioli
Colori
Verde chiaro/Ocra
Maniero
Via Resegone 52
Maestri
Tino Perego
Davide Canzian
Contradaioli
N. D’Argenio
S. Pittarello
Palii vinti
Nessuno
Querce, castagni, ontani, olmi e lecci costituivano la vegetazione dei boschi nella fascia a settentrione di Desio. Vegetazione ormai fagocitata dall’allargarsi a macchia d’olio dell’abitato, che sta per assorbire anche l’ultimo rimasuglio, l’estremo pallido ricordo di quel che furono le selve: il bosco del Nibin, in via Brescia. Non è difficile immaginare che, in questi luoghi, uomini staccatisi dal borgo di Desio vi abbiano posto dimora fin dai tempi remoti.
Ne è la prova una tomba romana rinvenuta negli anni sessanta in via Grigna, e anche una considerazione che potrebbe sì lasciare il tempo che trova, ma darebbe adito ad una ipotesi abbastanza allettante: durante l’abbattimento della vetusta cascina Bria, è ritornata alla luce un’insegna murale, purtroppo dispersa. che indicava l’osteria del luogo come “Osteria dell’ isoletta”.
I romani solevano usare l’appellativo “insula” per designare le case staccate dal borgo , e questa “insula” verrebbe giusto a trovarsi all’incrocio tra un “cardine”ed un “decumano” della centuriazione romana.
In questo ambiente, gli abitanti non potevano che esercitare il mestiere di boscaiolo ; e dai boscaioli prendono il nome i contradaioli di questa zona che partecipano al “Palio degli Zoccoli” inalberando l’insegna dei colori verde chiaro e ocra, i colori di primavera e d’autunno dei loro boschi.
Il loro Maniero è ubicato nella suggestiva frazione di San Giuseppe, un angolo di Medio Evo giunto quasi intatto fino ai giorni nostri: un ambiente che invita a rivivere le vicende dei nostri avi.
Narra la leggenda che nei campi attorno a San Giuseppe sia stata sotterrata, ai tempi dei tempi, una capra tutta d’oro. Ai boscaioli l’augurio di ritrovarla, speriamo non sotto l’ultimo ceppo del Nibin.
Ricerca storica effettuata da: Giuseppe Rusnigo